PARENTI SERPENTI

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Nonna Trieste e Nonno Saverio, casalinga infaticabile lei e carabiniere in pensione lui, attendono con trepidazione l'arrivo dei quattro figli, provenienti da ogni parte d'Italia con le rispettive famiglie per trascorrere tutti insieme le Feste, come tradizione. La prima ad arrivare sarà Lina, l'ipocondriaca figlia maggiore, col marito Michele e il piccolo Mauro, quindi  il bonario Alessandro con sua moglie Gina e loro figlia Monica e poi ancora la sensibile Milena col marito Filippo e infine Alfredo, un brillante professore di scuola superiore.

Le prime ore trascorreranno tutto sommato in armonia tra ricordi e risate, ma un annuncio inaspettato manderà di traverso il pranzo di Natale e nessuno può immaginare quale “bomba” esploderà in casa.  Una serie di scomode rivelazioni smaschererà  l'ipocrisia di famiglie perfette solo in apparenza.

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Già Jacopone da Todi nel 1200 nelle sue Laudi diceva "Guàrdate da li parente" e in tempi più recenti la celeberrima battuta di Totò "I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male" rimarca il fatto che, mentre gli amici te li scegli, i parenti te li ritrovi e puoi solo sperare che tutto fili liscio.