top of page

Wood Pictures per AVIS

Spot AVIS Spoleto (2009)

La nostra prima collaborazione con l'AVIS risale all'anno 2009, quando abbiamo proposto di realizzare un video per sensibilizzare alla donazone del sangue.

I lavori vengono avviati di insieme al “Club Giovani Donatori Più” e tra le idee esposte, la scelta è caduta sulla proposta di Maela Pezza, all'epoca responsabile della sezione giovani.

Lo spot in 30 secondi doveva rappresentare un concetto semplice, ma non scontato: “la donazione è un modo semplice per essere eccezionali” ovvero “non occorre essere un re per fare un gesto nobile”.

 

Lo spot è stato girato in un solo pomeriggio e in due diverse location: palazzo Leti-Sansi e Ospedale San Matteo degli Infermi a Spoleto.

Le riprese hanno coinvolto alcuni donatori nei ruoli “principali”, e come comparse (le persone che aspettano il protagonista fuori dal portone) fu arruolato anche un gruppetto di turisti che si era fermato ad assistere alle riprese. L'uomo coi baffi che saluta il donatore togliendosi il cappello rosso è Giulio Nemmi, all'epoca segretario e poi presidente dell' AVIS di Spoleto.

In Cold Blood (A sangue freddo) Cortometraggio - anno 2010

Nel 2010 lo stesso gruppo dei giovani donatori propose alla nostra Associazione di realizzare un altro video e quella volta si pensò ad un progetto più articolato, sviluppando una storia vera e propria da raccontare non più in forma di spot telegrafico, ma di vero e proprio cortometraggio.

L'aspetto evidenziato nel soggetto è quanto sia prezioso il sangue che, a differenza di moltissime altre cose, non si può comprare o fabbricare: per averlo disponibile non c'è alternativa alla donazione.

 

Le sequenze iniziali sono state realizzate partendo da una foto dell'edificio sede di ambulatori, presso l'ospedale di Spoleto. Con una ricostruzione in digitale, si scende nel piano più basso del parcheggio “Spoletosfera”, dove idealmente sono stati ricreati i sotterranei di non meglio precisati “laboratori”. La realizzazione della scena nel parcheggio fino al momento in cui la macchina sbuca sulla strada pubblica, ha richiesto un' intera mattinata di lavoro.

La scena dell'assalto è stata realizzata in un torrido pomeriggio di giugno (eroici gli attori, in abito nero, maniche lunghe e passamontagna), i movimenti degli assalitori sono stati coreografati da un istruttore specializzato nell'addestramento di agenti di polizia. Alla guida della BMW grigia un altro istruttore che ha realizzato gli “stunt” in condizioni di assoluta sicurezza.

 

Le riprese esterne dell'arrivo della moto con relativa presa in consegna della valigetta, sono state girate in un paio d'ore, presso il meraviglioso Eremo delle Grazie, una residenza d'epoca sulle pendici del Monteluco, a Spoleto. Nello stesso luogo, in quattro ore circa di un diverso pomeriggio, sono stati girati gli interni del corridoio e della camera da letto dove si vedono la bambina malata, i genitori e il fratello, il medico e l'infermiera.

 

I video sono visibili anche sul sito dell'Avis di Spoleto e “In Cold Blood” ha partecipato al concorso Nickelodeon, riservato a cortometraggi a tematica sociale. Un rappresentante d'istituto di un liceo locale ha voluto proiettarlo del corso di una assemblea d'istituto. L'intenzione di far arrivare ai più giovani un messaggio importante è stata dunque realizzata.

bottom of page